
ESSERE FERRARI
Essere Ferrari! Essere Ferrari non è una proposizione, ma uno spirito di ambizione, determinazione e passione.
Le corse, questo lo stimolo che spinge Enzo Ferrari a fondare questa rinomata scuderia.
Un passatempo, o forse un lavoro, che era una boccata d’aria fresca per Enzo, che sentiva un amore immenso per la velocità.
Nel 1951 entra per la prima volta in un campionato di F1 con la propria scuderia. Un anno di transizione, che dà il via a un’era di vittorie.
Non tutte le stagioni disputate dalla Ferrari sono state rose e fiori, eppure si è sempre sentito lo spirito di appartenenza a questo nome, diventato un mito nel mondo dei motori e della velocità.
Il sentimento di rivalsa del team ogni volta che si falliva e la continua determinazione nel realizzare una vettura che fosse completa per vincere.
Vincere non solo per i tifosi, ma per la gioia stessa di portare in alto il nome di questa storica scuderia.
Tuttavia la Ferrari non vince da 17 anni e quell’essere Ferrari che fino all’era di Montezemolo si percepiva nell’aria non si sente più.
Il continuo cambiamento al vertice, a partire da Marchionne fino ad arrivare a Vigna, ha portato a uno scemare della passione per la costruzione delle vetture in sé, a favore di un maggiore interessamento al marchio.
Essere Ferrari non è una condizione, è un sentimento che nasce dal più profondo del cuore.
Un sentimento che non tutti sviluppano e che specialmente negli ultimi anni è mancato alla Ferrari.
Una passione che, come disse Enzo Ferrari, non si può descrivere, ma si può solo vivere.
Esposito M.
Commento all'articolo